Sabato 26 Maggio, nella suggestiva Piazzetta dei diritti e delle tolleranze di Cerignale (PC), cuore dell’Appennino Ligure, si è tenuto il CaffExpo “BalliAMO con i LUPI – una convivenza sostenibile è possibile?”.

L’incontro, che ha coinvolto alcuni esperti e i diversi attori che gravitano intorno alla filiera agricola, ha fornito interessanti spunti di riflessione in materia di conservazione naturale e gestione sostenibile del territorio, sottolineando la necessità di un intervento ragionato da che possa garantire la sopravvivenza dell’animale senza minacciare le già precarie sicurezze economiche dell’allevamento montano.

Nonostante gli vengano riconosciuti sia lo status di “specie protetta”, in quanto considerato “bene dello Stato”, che una notevole importanza nella catena alimentare, il lupo è infatti tornato di recente ad essere considerato una presenza scomoda nella zona appenninica piacentina e che, in caso di predazione del bestiame, può comportare un vero e proprio danno economico nei confronti degli allevatori.

L’ideale sentimento di rispetto reciproco tra uomo e lupo viene viene inoltre destabilizzato anche dall’imperfetto sistema di indennizzo che vede gli imprenditori colpiti risarciti del valore dei capi in tempi troppo dilatati e, in alcuni casi, in maniera non adeguata.

Il dibattito, che ha coinvolto un pubblico interessato, ha quindi teso all’individuazione dei punti chiave del fenomeno a partire dalle sue diverse dinamiche, così da favorire l’elaborazione di interventi che tendano ad un equilibrio tra le parti interessate: se da un lato c’è infatti chi propone prelievi selettivi, dall’altro c’è chi vorrebbe istituzioni più presenti sul territorio, mentre da un altro ancora c’è chi si auspica lo sviluppo di attività che valorizzino il territorio proprio a partire dalla presenza del lupo (es. wolf howling).

In questo senso, risulta chiaro come la gestione del rapporto uomo-lupo non possa risolversi con l’analisi degli aspetti naturalistici, ma come essa debba necessariamente prendere in considerazione anche gli aspetti politici della questione.

All’incontro, moderato da Lucrezia Lamastra (Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza) e da Roberto Viganò (Alpvet) e coordinato da PiaceCiboSano, hanno partecipato Enrico Merli (Responsabile Indennizzi Regione Emilia Romagna), Adriano Fortinelli (Coldiretti Piacenza), Franco Livera (Federcaccia Emilia Romagna).

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